Descrizione
Un libro importante, un’opera sintetica, concreta. Ecco l’ultimo libro On the road di Elisabetta Lagna e Giorgio Boccaccio. Un viaggio nelle frequenze della vita e in se stessi per assaporarne le sfumature, i perché e le ragioni spesso inspiegabili di una vita vissuta che non soddisfa i propri ideali e che non trova spiegazioni immediate. Spesso una delle ragioni principali di questi mancati risultati è data dalle parole sbagliate che in numerosi casi si pronunciano involontariamente e che contribuiscono a non farci veramente capire cosa stia succedendo, ma molte volte, proprio perché vibriamo a una frequenza non adatta a noi, produciamo quel tipo di pensieri che non sono efficaci. Non bisogna avere paura di pensare in modo diverso. Bisogna diventare pionieri del cambiamento. Ognuno di noi – è questo il messaggio degli autori – può vivere pienamente la propria esistenza decidendo per la propria vita, fatta di felicità, comprensione e consapevolezza.
Nel Mondo esistono tanti livelli di coscienza.
Sono sempre esistiti, esisteranno sempre.
Tu, in quale livello vuoi vivere?
INTRODUZIONE
La possibilità di vivere come vogliamo – o come capirete più tardi – di riuscire a produrre pensieri giusti in ogni occasione della vita per tentare di vivere come desideriamo, e quindi creare la giusta armonia interiore per noi stessi e gli altri, è sempre stato un argomento che ci ha affascinato sin dalla più giovane età. In questa trattazione cercheremo di spiegare che la vita, le nostre azioni, l’amore, quello che facciamo, pensiamo, diciamo a noi stessi e agli altri non è altro che una risonanza, un campo elettrico o magnetico su cui poi ruoterà la nostra esistenza come riflesso di una nostra decisione e quindi di un nostro pensiero creato in precedenza. Stiamo parlando di energia in primo luogo e in secondo luogo vi assicuriamo che non abbiamo la più pallida idea di come andrà a finire, se avevamo ragione noi oppure no. Forse è per questo che viviamo? Per vedere come va a finire?
“Nothing is real” diceva John Lennon. Pochi compresero immediatamente quella canzone degli anni ’70 e forse anche quelli che la capirono non si fecero mai nessuna domanda su cosa volesse dire veramente il cantante con quel testo. Tante persone nel corso della storia si sono chieste quale fosse la ricetta giusta per vivere al meglio, o ancora di più come trovare l’elisir della felicità. Non crediamo esista una formula, un segreto. Noi siamo fermamente convinti che tutto ciò che pensiamo, prima o poi si avvererà. È solo questione di tempo. E perché succede così? Semplicemente perché lo abbiamo pensato. “Che cosa è reale? Che cosa è vero? Cosa è la realtà?” La realtà è semplicemente un insieme di frequenze che noi percepiamo in base al nostro livello di coscienza. Certo, ma allora cosa è la coscienza? È vero ciò che vedo o ciò che vedo è vero? A conti fatti ogni cosa è una espressione della Consapevolezza infinita. Tutto è coscienza. Ed è la coscienza che crea la realtà attraverso l’immaginazione. Se in questo momento state creando qualcosa con la vostra mente, lo state creando nel livello vibrazionale in cui sta operando la vostra mente. Egdar Allan Poe disse: “Tutto ciò che vediamo non è che un sogno dentro a un sogno, un ologramma dentro a un ologramma”. “Noi siamo ciò che pensiamo” sosteneva Ippocrate. Se camminate sui carboni ardenti credendo che vi brucerete, è così che andrà.
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